Ritornare a Casa PLUS

Descrizione del servizio

Con le Deliberazioni  n.7/11 del 28.02.2023 e la n.13/64 del 06.04.2023 la RAS ha approvato le nuove linee di indirizzo integrate 2023/2025 del programma  “Ritornare a Casa PLUS”- interventi di sostegno alla domiciliarità per le persone con disabilità gravissime, che prevedono la programmazione  integrata delle risorse regionali per la realizzazione di un sistema uniforme di accesso agli interventi assistenziali, con il coinvolgimento attivo dei beneficiari degli interventi, la loro presa in carico attraverso i Punti Unici di Accesso, la valutazione multidimensionale, la definizione del budget di progetto e la predisposizione del programma personalizzato.

I nuovi progetti “ RITORNARE A CASA PLUS” per le annualità 2023-2024 possono essere attivati dall’ ente gestore dell’Ambito Plus solo a seguito dell’accertamento dell’effettiva sussistenza delle risorse finanziarie disponibili e a seguito del parere positivo dell’Unità di Valutazione Multidimensionale del Distretto socio sanitario competente per territorio.

 

Obiettivi del servizio

Ritornare a Casa PLUS

L’intervento mira a sostenere la persona e la sua famiglia garantendo l’acquisizione di servizi professionali di assistenza domiciliare e il riconoscimento dell’attività di cura del caregiver familiare.

Tra i servizi professionali di assistenza domiciliare rientrano gli interventi assicurati da personale qualificato (es.: OSS, addetto all’assistenza di base etc.), o che abbia maturato un’esperienza lavorativa di almeno sei mesi nel campo della cura domiciliare alla persona con regolare assunzione documentata.

L’intervento può anche prevedere l’acquisizione di interventi di sostegno psico-socio-educativo, di servizi di sollievo per la sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità e le emergenze temporanee diurne e notturne.

Il servizio si rivolge a:

Al programma “Ritornare a Casa PLUS” possono accedere persone non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità.

Prestazioni offerte

  • Servizi professionali di assistenza domiciliare, assicurati da personale con requisiti elencati al punto 2 delle linee guida regionali;
  • Attività di cura del caregiver familiare (ad eccezione del livello assistenziale dimissioni protette per il quale è previsto unicamente l’acquisizione di servizi professionali di assistenza domiciliare);
  • Interventi di sostegno psico-socio-educativo;
  • Servizi di sollievo per la sostituzione temporanea degli assistenti familiari in occasione di ferie, malattia e maternità e le emergenze temporanee diurne e notturne;
  • Servizi di supporto come l’assistenza gestionale, legale e amministrativa alle famiglie per l’espletamento degli adempimenti.

Come si accede

Per accedere al beneficio è necessario presentare domanda a seguito della pubblicazione dell’avviso di apertura dei termini per la presentazione di nuove istanze. Oltre a ciò, è necessario procedere alla valutazione delle condizioni psico-fisiche della persona, il bisogno assistenziale e la situazione economica. È compito dell’UVT valutare le condizioni socio-sanitarie della persona attraverso specifiche scale di valutazione. A seconda della valutazione, la persona può accedere a uno dei seguenti livelli assistenziali:

  • Dimissioni protette;
  • Livello Assistenziale di Base A;
  • Livello Assistenziale di Base B;
  • Livello Assistenziale Primo;
  • Livello Assistenziale Secondo;
  • Livello Assistenziale Terzo.

La situazione economica della persona viene valutata tenendo in considerazione l’ISEE sociosanitario. Il beneficio economico varia a seconda del livello assistenziale e a seconda delle soglie ISEE, per tale motivo il finanziamento può avere una decurtazione da 0 a 80%.

Chi può inoltrare la richiesta

Possono presentare richiesta:

Il diretto interessato o suo delegato

Tutore legale

Amministratori di sostegno

Documenti utili per la richiesta

Devono essere obbligatoriamente allegati alla domanda:

  • Per tutti i livelli assistenziali: copia del documento di identità in corso di validità del beneficiario e di chi presenta l’istanza; copia della tessera sanitaria del beneficiario e di chi presenta l’istanza; decreto di nomina di Amministratore di sostegno/ Tutore/ Curatore (solo nel caso in cui il beneficiario risulti avvalersi di uno dei suddetti istituti giuridici); attestazione Isee sociosanitario in corso di validità.
  • Per il livello assistenziale Dimissioni Protette: la certificazione di dimissioni protette rilasciata da struttura sanitaria attestante la condizione di persona anziana non autosufficiente e/o in condizioni di fragilità o di persona infrasessantacinquennne ad essa assimilabile, non supportata da una rete formale o informale adeguata, costante e continuata, per la prosecuzione delle cure a domicilio.
  • Per il livello assistenziale Base A: idonea documentazione attestante l’impossibilità di accedere alle strutture residenziali e semiresidenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali e copia del verbale di inserimento redatto dall’ UVT del Distretto socio sanitario di residenza; verbale di riconoscimento della disabilità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/92, oppure verbale di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o altra certificazione di cui all’allegato 3 del DPCM n. 159 del 2013.
  • Per i livelli assistenziali Base B- Primo-Secondo-Terzo: verbale di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento o altra certificazione di cui all’allegato 3 del DPCM n. 159 del 2013; certificazione medica specialistica di struttura pubblica o privata accreditata e convenzionata che riporti la diagnosi e il quadro clinico dettagliato sullo stato della malattia del beneficiario al fine di consentire all’ UVT la valutazione della condizione di salute e della definizione del livello assistenziale ( qualora difficoltà organizzative dei servizi territoriali rendessero impossibile o estremamente gravosa la certificazione resa da specialisti di struttura pubblica o privata accreditata, la relativa certificazione può essere prodotta da specialisti nell’esercizio della libera professione); le scale di valutazione compilate dai medici specialistici competenti previste nelle linee di indirizzo integrate allegate alla D.G.R. n.7/11 del 28.02.2023 e approvate in via definitiva dalla D.G.R. n13/64 del 06.04.2023; la Scheda di Valutazione Multidimensionale (CIRS, Scala Barthel, Scala di Bernardini) compilata dal medico di medicina generale o dal medico specialista della patologia principale.

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